Successo della propagazione per innesto

Gli alberi del popolamento naturale sono stati propagati impiegando una tecnica innovativa d’innesto che ha permesso di ottenere una percentuale di attecchimento superiore al 50%, mai registrata prima su questa specie.

Le piantine innestate sono destinate alla realizzazione dell’arboreto clonale, un impianto specializzato ove tutti i genotipi del popolamento sono rappresentati.

Una piantina innestata con i nuovi germogli.

Un gruppo di piantine innestate in accrescimento presso il vivaio forestale ‘Piano Noce’.

Completamento del nuovo sistema di recinzioni

Nell’estate del 2021 è stato completato il nuovo sistema di recinzioni a protezione dei 30 alberi del popolamento e della rinnovazione naturale insediata. Sono stati impiegati 1800 pali di castagno alti 2,50 m e oltre 3,5 km sono stati perimetrati con rete e fili metallici. L’area protetta è stata allargata fino a coprire una superficie complessiva di 14000 m2 intorno alle piante di Abies nebrodensis.

Rilievi fitosanitari

Sono state completate le indagini fitosanitarie sugli alberi del popolamento naturale. Queste indagini hanno incluso ispezioni alle chiome, campionamenti di rami affetti da alterazioni (disseccamenti, perdita degli aghi, clorosi) e isolamento di microrganismi fungini. I disturbi osservati sono da mettere in relazione con le condizioni ambientali severe in cui vive Abies nebrodensis e, insieme alla comunità fungina osservata sugli aghi sintomatici e sani (costituita per lo più da patogeni di debolezza e saprofiti) indicano che la specie è in grado di tollerare le restrizioni del suo habitat.

Allestimento dei nuclei di riforestazione

Nella primavera 2023 è iniziata la messa a dimora delle piantine selezionate nelle 10 aree prescelte per la riforestazione e la re-diffusione della specie. Le foto mostrano i nuclei di ripopolamento allestiti a Favarotti (Isnello) e a Mandarini (Petralia Sottana). Recinzioni alte due metri forniscono protezione alle 300 piantine di Abies nebrodensis degli impianti.

 

Nella foto qua sotto, una piantina di Abies nebrodensis appena messa a dimora è cerchiata in rosso, mentre le frecce indicano le due piante di ginestra (Spartium junceum) collocate all’interno della buca a protezione della piantina di abete.

Inaugurazione della Banca del seme e della Criobanca

L’inaugurazione della Banca del seme e della Criobanca sviluppate nell’ambito del progetto LIFE4FIR è avvenuta il 21 Luglio 2023, alla presenza del Sindaco di Polizzi Generosa, Gandolfo Librizzi, e dell’Assessore alle Politiche Ambientali Gaetano Bellavia, oltre ai ricercatori di IBE-CNR e dell’Università di Palermo che hanno sviluppato i protocolli e le procedure. La biobanca è gestita da un dipendente dell’Ente Parco delle Madonie che ha previamente partecipato ad una sessione di formazione specifica per lo scopo.

Analisi multispettrali

Nell’agosto 2023 è stato eseguito un nuovo rilievo fitosanitario. Le ispezioni a terra delle chiome degli alberi di A. nebrodensis sono state accompagnate da analisi multispettrali con un drone per monitorare eventuali disturbi fisiologici e biochimici a livello dell’intera chioma.

Gli indici di vegetazione calcolati in base alla riflettanza delle chiome nelle bande red, red edge, green e NIR hanno mostrato una corrispondenza con le condizioni fitosanitarie delle piante rilevate con osservazioni ravvicinate e risultano quindi uno strumento promettente per monitorare lo stato di salute degli alberi del popolamento.

Immagine all’infrarosso di una porzione del nucleo principale del popolamento di A. nebrodensis situato nel Vallone Madonna degli Angeli, di cui fanno parte gli alberi n. 18, 19, 20 and 29 posizionati all’interno di un bosco di faggio.

Il sistema di videosorveglianza del sentiero dell’Abies Nebrodensis è pronto!

Fra le attività del progetto LIFE4FIR è prevista anche la realizzazione di un sistema di videosorveglianza che da un lato rappresenti un deterrente per eventuali attività illecite  e, dall’altro, permetta di monitorare l’attività degli erbivori selvatici.

L’impianto si compone di diverse videocamere (alimentate tramite pannelli solari e batterie) che sono state posizionate in determinati punti strategici del sentiero dell’Abies nebrodensis.

Il sistema è stato completato e messo in funzione a giugno 2022. Di seguito alcune foto scattate durante l’installazione delle camere e l’attivazione dell’impianto.

Nuove piantine di Abies Nebrodensis crescono!

Nel periodo di marzo-aprile 2022 gli alberi del popolamento naturale sono stati moltiplicati per innesto, al fine di allestire l’arboreto clonale.

Grazie al protocollo messo a punto nell’ambito del progetto LIFE4FIR, si è ottenuto un tasso di attecchimento e sopravvivenza delle piantine molto maggiore rispetto alle esperienze precedenti.

Messa in funzione della banca del seme e della criobanca

La stanza dedicata alla banca del seme e alla crio-banca è stata allestita presso il MAN (Museo dell’Abies nebrodensis) di Polizzi Generosa.

La strumentazione e i dispositivi di sicurezza sono stati installati e la banca del seme è entrata in funzione all’inizio del 2022. I lotti di seme vengono aggiunti progressivamente alla collezione conservata a -18 gradi centigradi. La piena operatività della crio-banca è prevista per la primavera 2023.

Aggiornamento estivo dei progressi in campo del progetto LIFE4FIR

La germinazione delle piantine in vivaio

Le piantine ottenute dagli incroci controllati effettuati nella primavera del 2020 sono da poco germinate e sono in fase di accrescimento presso il vivaio forestale ‘Piano Noce’. Lo sviluppo delle plantule è monitorato dai ricercatori dell’UNIPA e dai tecnici del DRSRT. Queste piantine saranno utilizzate per realizzare nuovi impianti nei nuclei di riforestazione e re-diffusione della specie individuati.

 

 

In allestimento il sistema di recinzioni a protezione degli Abies Nebrodensis

I tecnici e gli operai del DRSRT sono impegnati nell’allestimento del nuovo sistema di recinzioni, in sostituzione delle vecchie recinzioni ormai deteriorate. Le nuove recinzioni sono più alte delle precedenti e racchiudono una superficie più ampia intorno agli alberi del popolamento naturale, permettendo di proteggere dagli erbivori selvatici e dalla pressione antropica la rinnovazione naturale in fase di sviluppo, recentemente censita.