Aggiornamento sull’Azione A 1.4 “Seed conservation at low temperature (-18°C), application of cryopreservation protocols”

Continuano le attività del progetto LIFE4FIR, che attualmente è alla presa con l’azione progettuale A 1.4 ‘Seed conservation at low temperature (-18°C), application of cryopreservation protocols’.

Sono avviate le attività finalizzate a mettere a punto tecniche di conservazione a basse temperature di semi, polline, embrioni isolati e linee di callo embriogenico di Abies nebrodensis. Tali attività sono funzionali all’implementazione della banca del seme e della criobanca.

 

Screening dei semi tramite Raggi X.

Il problema dei semi vani rappresenta il principale ostacolo nella germinazione dei semi di Abies nebrodiensis. L’analisi tramite Raggi X è una tecnica messa a punto da IBE-CNR per la selezione rapida dei semi di Abies nebrodensis con embrione e dei semi vuoti (Figura 1). Questa procedura permette uno screening massale dei semi da destinare alle prove di germinazione o da porre in conservazione a -18°C.

Figura 1 e Figura 2. Semi maturi di Abies nebrodiensis osservati ai raggi X per la selezione di semi con embrione (fotogrammi in alto) e semi vani (fotogrammi in basso)

Figura 3. Semi maturi di Abies nebrodiensis con embrione, osservati a raggi X

 

 

Prove di germinazione e coltura

Presso i laboratori di CNR-IBE e Unipa-Saaf sono state condotte prove di germinazione in vitro di semi conservati a -18°C ed embrioni estratti da semi maturi e tenuti in refrigeratore (4°C), ponendo gli embrioni isolati su carta da filtro e successivamente su diversi substrati di coltura (Figura 4,5 e 6).

Figura 4. Isolamento di embrioni maturi da semi di Abies nebrodensis

Figura 5. Germinazione in vitro di un embrione di Abies nebrodensis

Figura 6. Germinazione e sviluppo in vitro di embrioni di Abies nebrodensis

 

Presso i due laboratori sono in corso prove di coltura in vitro di embrioni immaturi isolati da coni raccolti nel mese di luglio, al fine di ottenere l’embriogenesi diretta o indiretta. Il callo embriogenico, ottenuto dall’escissione degli embrioni estratti da semi dei coni immaturi dalle piante 6, 8, 10, 15, 16 e 27 presenta un accrescimento piuttosto lento. Vari mezzi di coltura contenenti diversi sali di base e ormoni fitoregolatori sono in fase di sperimentazione. Un migliore accrescimento dei calli sembra favorito dall’apporto di citochinine.

Sono in corso anche prove di germinazione su campioni di polline di Abies nebrodensis conservato a bassa temperatura (Fig. 7).

Figura 7: Granulo di polline di Abies nebrodensis in fase di germinazione

Il telerilevamento via drone e le attività di monitoraggio del progetto LIFE4FIR

Il telerilevamento via drone del progetto LIFE4FIR

All’inizio di ottobre 2020 è stato eseguito il rilievo dell’area naturale tramite drone dotato di telecamere multispettrali. Il telerilevamento con drone permette di monitorare lo stato di salute degli alberi e dell’habitat misurando al radiazione riflessa dalla vegetazione.

Il volo col drone ha permesso di acquisire riprese panoramiche dell’habitat e dei singoli alberi del popolamento di Abies nebrodensis.

Esemplare n. 8

Esemplari n. 10 ed 11

Esemplare n. 12

Esemplari n. 16 e 17

Esemplare n. 19

Il monitoraggio fitosanitario e le attività di laboratorio di LIFE4FIR

Il progetto LIFE4FIR prevede il monitoraggio tramite indagini fitosanitarie, effettuate nel novembre 2019 e nell’ottobre 2020. Gli esemplari di Abies Nebrodensis sono stati sottoposti ad un attento esame visivo per valutarne lo stato vegetativo in base alla forma e alla trasparenza della chioma rilevati, al fogliame, alla presenza di parti in sofferenza, disseccate o danneggiate, ed infine in base alla presenza di lesioni.

Analisi in laboratorio per le attività di monitoraggio di LIFE4FIR

I campioni raccolti sono stati analizzati in laboratorio attraverso: osservazioni allo stereomicroscopio, isolamento e coltura di colonie fungine e loro caratterizzazione genetica attraverso l’amplificazione PCR e il sequenziamento di loci target per la loro identificazione. Tutto ciò ha permesso l’identificazione della microflora fungina associata alle alterazioni osservate e di rilevare l’eventuale presenza di patogeni nocivi.

Aggiornamento autunnale sulle attività del progetto LIFE4FIR

Le attività del progetto LIFE4FIR continuano, nonostante le rilevanti difficoltà legate all’attuale pandemia COVID-19.

In particolare nel mese di ottobre 2020 i beneficiari del progetto si sono riuniti in Sicilia, al fine di svolgere il meeting periodico di coordinamento. Oltre alla riunione di aggiornamento per i 12 mesi del progetto, i beneficiari hanno approfittato della trasferta in Sicilia per effettuare le visite ai siti coinvolti nel progetto LIFE4FIR.

Di seguito alcune foto scattate durante queste attività.

Una fase del meeting di monitoraggio tecnico e finanziario tenutosi lo scorso 12 Ottobre nei locali restaurati dell’antica biblioteca presso l’Orto Botanico di Palermo.

 

Il gruppo LIFE4FIR durante la visita al Museo dell’Abies nebrodensis allestito all’interno del municipio di Polizzi Generosa. Il museo ospiterà la criobanca prevista nel progetto.

 

Avvicinamento all’esemplare n. 12 durante il monitoraggio delle condizioni vegetative e sanitarie dello scorso ottobre.

 

Prelievo dei campioni dall’esemplare n. 12 per osservazioni ed analisi di laboratorio.

 

Transito sulla pietraia lungo tra il Vallone madonna degli Angeli e il Monte Scalone.

 

Davanti all’albero n. 1, il più remoto del popolamento. 

 

La fruttificazine verificatasi nel 2020 è stata particolarmente abbondante. I coni raccolti dalle singole piante sono stati posti in cassette presso il vivaio Piano Noce, in attesa dell’estrazione.

Aggiornamento estivo sulle attività e sui risultati raggiunti da LIFE4FIR

Continuano anche in questi caldi mesi estivi le attività per la salvaguardia degli esemplari di Abies Nebrodensis ed il loro ripopolamento previste nel progetto LIFE4FIR.

Di seguito alcune nuove foto scattate dai beneficiari durante le escursioni in campo e le attività in laboratorio.

Esemplare adulto di Abies Nebrodensis con cima danneggiata

 

Danni da selvaggina su esemplare adulto

 

Esemplare affetto da defoliazione

 

Esemplare che presenta disseccamenti sparsi

 

Esemplare a cui è stata rimossa la cima per eliminare la parte ormai secca

 

Piantine allevate in vivaio con disseccamenti e clorosi

 

Ramo con disseccamenti osservato in laboratorio

 

Particolare di alterazione osservata allo stereoscopio in laboratorio

 

Collaboratore al banco di laboratorio impegnato nell’isolamento di colonie funginee

Continuano i progressi del progetto LIFE4FIR!

Nonostante le continue difficoltà legate al COVID-19, le attività del progetto LIFE4FIR non si sono fermate. Negli ultimi mesi si sono susseguite sia azioni in campo (come l’osservazione in situ degli alberi nel popolamento e delle piante in vivaio e le operazioni durante la fase di impollinazione) che azioni di monitoraggio e analisi in laboratorio. Di seguito alcune foto scattate dai beneficiari durante queste recenti attività.

Danni causati da selvaggina su esemplare adulto di Abies Nebrodensis

 

Esemplare adulto di Abies Nebrodensis con chioma defogliata e danneggiata

 

Esemplare adulto di Abies Nebrodensis con chioma spoglia nella parte bassa a causa dell’ombreggiamento dei faggi

 

Esemplare adulto di Abies Nebrodensis con disseccamenti sparsi

 

Piantine allevate in vivaio con disseccamenti, defogliazioni e clorosi

 

Disseccamenti e defogliazioni di rami di piante in laboratorio

 

Aghi e rametti con alterazioni osservati allo stereoscopio in laboratorio

 

Isolamento di patogeni fungini in laboratorio in cappa a flusso laminare

Isolamento e impollinazione manuale degli strobili di Abies Nebrodensis

Nonostante la difficile situazione sanitaria, continuano le attività del progetto LIFE4FIR per la difesa degli ultimi esemplari di Abies nebrodensis.

Dato il favorevole andamento stagionale, si è avviata l’azione di isolamento e di impollinazione manuale degli strobili degli abeti oggetto delle misure di protezione: da una parte vengono montate delle barriere così da evitare il contatto con pollini estranei, provenienti da altre varietà di abeti presenti nelle vicine aree di rimboschimento, dall’altra viene prelevato polline selezionato dagli esemplari di Abies nebrodensis per procedere poi con l’impollinazione manuale mirata di altri esemplari della stessa specie.

Di seguito una breve intervista a Peppuccio Bonomo e Gaetano La Placa, alle prese con queste operazioni in campo.